Comunicato del Dott. Paolo Ficco, Presidente nazionale SAUES, in riferimento all'allarme della Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza (Simeu) sull'eccessivo carico di lavoro del personale dei Pronto soccorso italiani.
Il numero esorbitante degli accessi nei Pronto Soccorso Ospedalieri dipende principalmente dalla mancanza di una adeguata organizzazione del sistema sanitario nell'integrazione assistenziale territorio-ospedale. Se l'assistenza sanitaria territoriale (Servizio 118, Continuità Assistenziale, Assistenza Primaria, Medicina dei Servizi) fosse incentivata ed organizzata in modo adeguato, sarebbero evitati tanti ricoveri impropri nei Pronti Soccorso Ospedalieri.
Uno degli elementi determinanti che provocano il sovraffollamento nei Pronto Soccorso Ospedalieri è la demedicalizzazione delle autoambulanze del servizio 118, in quanto in numerose Regioni del territorio nazionale circa il 50% degli interventi sanitari sono risolti dal medico di Emergenza Territoriale al domicilio del paziente, che sarebbero tutti portati nei P.S., se l'ambulanza fosse demedicalizzata. Quindi, in prima istanza, bisogna provvedere a colmare la carenza di personale medico del servizio 118.
Inoltre, tenuto conto che il servizio di P.S. è altamente stressante e rischioso, per cui il medico tende ad accettare incarichi in altri servizi, bisognerebbe garantire un'indennità aggiuntiva ai medici di P.S., affinché accettino di svolgere tale incarico.
Dott. Paolo Ficco, Presidente Nazionale SAUES