Il 30 maggio 2018, in rappresentanza dell’ AREA Psicosociogiuridica unitamente all’Ing. Magallo e al Proboviro SAUES Dr. Michele Vinciguerra, persone di squisita gentilezza ed umanità, ho assistito dalla tribuna del sagrato della Basilica di San Pietro, all’Udienza del Pontefice, anch’io onorata, insieme a loro, dell’incarico di consegnare, in dono al Papa, un quadro con il testo di una splendida poesia composta dalla Prof.ssa Nunzia D’amore, intitolata “Il sacerdote ed il medico”.
Difficile descrivere l’emozione straordinaria che ho provato nel frangente in cui, dopo la celebrazione della messa, il Papa si è avvicinato a noi e ci ha permesso di porgerGli il quadro e di illustrarGli il nostro messaggio. Sua Santità ci ha ascoltato; quindi, tenendo il quadro tra le mani, si è soffermato sul suo contenuto ed ha mostrato di apprezzarlo e di gradirlo, regalandoci un sorriso grande, bellissimo, che non dimenticherò mai. Un sorriso dolce e rassicurante che ci infondeva un senso di pace interiore e di serenità durature, un sorriso nel quale abbiamo continuato a perderci anche allorché, qualche istante dopo, Sua Santità ci ha tenuto le mani strette nelle Sue. Un momento sublime, personalissimo, in particolare, quello in cui il Papa ha poggiato le Sue mani sulle mie tenendole forte e in cui gli ho chiesto una benedizione per tutti, in primis per i medici dell’emergenza sanitaria. Quindi Sua Santità ha alzato la mano destra e ci ha impartito la benedizione, lasciandoci una gioia incommensurabile.
Ringrazio tutti i componenti del SAUES e, in particolare, il Presidente, il Dott. Paolo Ficco, per avermi consentito questo incontro straordinario. Ringrazio anche tutti i medici dell’emergenza sanitaria che con spirito di abnegazione dedicano interamente le proprie forze per salvare la vita ai pazienti, senza mai arrendersi , con la preghiera che Dio li illumini e li guidi sempre soprattutto negli istanti più fatidici, quali preziosi ed indispensabili strumenti nelle Sue mani.